Salve. Mi presento propriamente, o almeno il meglio possibile: sono JoSeBach (o JoSebach, dimentico sempre quella b maiuscola). Perché JoSeBach? Johann Sebastian Bach. Pensavo fosse facile da capire, ma pare che in pochissimi ci siano arrivati, non so perché.

Se vi chiedete che tipo di persona sono… ho poche certezze: sono del 2002, soffro di procrastinazione cronica e ho tanti dubbi sulla mia identità (perciò usate pure i pronomi che meglio preferite). Probabilmente è normale avere tante domande in giovane età, e in particolare in questo periodo non proprio sobrio di scelte da prendere. Ma, come disse Socrate, la mia luce in fondo al tunnel, “io so di non sapere,” perciò mi avvalgo della facoltà di non rispondere, ahah.
Spesso tendo a rimangiarmi le mie opinioni per non ferire gli altri, in parte a causa di una situazione famigliare travagliata, in parte per gli episodi di bullismo vissuti dalla prima elementare alla prima superiore. Ancora oggi fatico a dire la mia su un argomento, ma vi è un unico scenario che fa eccezione: le storie. Posso anche approvare l’interpretazione diversa dei personaggi nelle fanfiction, col mal di mare trapasso gli errori di grammatica e sintassi, ma muoio dentro per i buchi di trama e inorridisco per personaggi, fatti e argomenti completamente senza buon senso (o senso in generale), logica e tatto. Lì davvero non posso chiudere entrambi gli occhi e tacere di fronte all’orrore che vedo.

Sembrerà che io stia esagerando, ma ho un interesse sconfinato per i personaggi in sé, per il loro ruolo, le personalità, le forme che possono adottare, i loro pensieri, le loro reazioni di fronte a uno scenario particolare… Avete capito. Non so spiegarmi bene il perché, mi affascina e basta, tanto che io e mia sorella gemella, condividento tale passione, abbiamo da sempre (e intendo dai primi anni di vita) l’abitudine di inventarci le nostre storie con la nostra versione di quello che scoprirò poi chiamarsi roleplay. Questa tradizione non è caduta in disuso, permettendoci di creare scenari più o meno possibili e divertendoci con le improvvisazioni, molto utile per quei pochi anni di recitazione teatrale che abbiamo intrapreso in età giovanile.

Anche se i miei primi lavori originali scritti risalgono al 2014 mi è sempre piaciuto scrivere e andavo piuttosto bene con i temi, in particolare se narrativi.

Verso il 2015 ho scoperto il mondo delle fanfiction. Inizialmente era solo una scusa per migliorare il mio inglese, dato che avevo veramente iniziato a impararlo in prima media: da lì non ho più smesso e le mie conoscenze sulla lingua inglese le devo quasi totalmente a loro. Ed è nel 2019 che ho iniziato a pubblicare fanfiction. Purtroppo sono quasi tutte in corso a causa della mia procrastinazione. Ciò non mi ha fermato dal leggere e dal recensire i testi che incontravo, potendo trovare un mondo di lavori meravigliosi e i loro autori e formare delle amicizie più o meno strette, cosa che a scuola ho trovato solo dal secondo anno delle superiori.

Ma ovviamente si trova anche il marcio, ovvero le fyccine. Potevo immaginare della loro esistenza, della cossidetta parte tossica di una fandom, eppure a dire il vero non ne avevo mai lette se non dopo aver conosciuto i Demoni. Credo che il motivo sia che io non abbia mai apprezzato i VIP della musica, del cinema e dell’intrattenimento (tranne quell’unica estate del 2012 che seguii Justin Bieber, ma era per colpa di mia sorella maggiore, solo sua!).

Le mie recensioni non sono stravaganti, studiate, complesse, particolari, divertenti e uniche a differenza di quelle dei miei colleghi. Sono semplicemente delle trascrizioni dei miei ragionamenti, osservazioni e scleri, quest’ultima a seconda dei casi. Ho sempre visto le recensioni come un ottimo strumento per trasmettere il feedback da parte del lettore all’autore, non un semplice “mi piace” o “non mi piace”, perciò le mie recensioni sono critiche su, in ordine crescente di priorità: trama generale (può essere anche banale), grammatica e stile (essendo quest’ultimo molto complicato e personale), senso della trama, scenari, logica e personaggi. Credo che si possa scrive su quasi tutto, basta che si utilizzi la giusta sensibilità.
E se ci sono fyccine in agguato, beh, non possono di certo risparmiarsi una stroncatura.

Potete fare un salto e leggere i miei squallidi deliri in inglese su AO3 e ffnet. Sempre meno spesso traduco in italiano, ma potete trovarle su EFP e Wattpad (quest’ultimo poco aggiornato). Se mai vogliate davvero avventurarvici, buona fortuna.