“Bad girl” (Quando di “bad” c’è tutto tranne che “girl”)

Ooh, ma salve. Come va? Vi sono mancata?
… forse dovrei prima dirvi chi sono.
Bene, quindi! Io sono Jigokuko ed oggi risorgo dalle mie ceneri per portarvi una nuova ficcyna orrenda e TOTALMENTE (non sto esagerando) sbagliata.
L’unica nostra fortuna è che dura letteralmente uno sputo e la potete leggere in venti minuti scarsi, anche perché si è interrotta bruscamente (e meno male, direi. Spero che l’autrice si sia resa conto del casino che aveva messo su).

La storia è stata scritta da hayleypierce_, è divisa in 17 parti (una non è un vero capitolo) e non viene aggiornata da gennaio 2020, quindi presumo sia stata abbandonata. Per la media delle ficcyne di Wattpad ha “solo”, ad oggi, 7.1k letture e 186 voti e, considerando il successo che ha questo tipo di storie, è quasi rimasta invisibile.
Meno male, di nuovo.

https://www.wattpad.com/story/181614075-bad-girl

… manca qualcosa. Non posso mica recensire un abominio da sola.
Infatti, come al solito ci sarà con me il mio carissimo Demonio: Suetiekh!

Suetiekh: – Ti ho mai detto di sì?-

Jigokuko: – Eddai, ti ricompenso sempre con tanta Hope da mangiare, dovresti essere contento di partecipare.-

Suetiekh: – Io mangio per diletto, non per bisogno, posso anche farne a meno. E poi con tutti gli One Direction con tanto di Hope e migliore amica dell’altra volta ho cibo a sufficienza per un anno intero.-

Jigokuko: – Allora mi assisterai per punizione: hai causato troppi danni a persone e cose sia nella tua storia che solo esistendo, quindi stai buono qui. Tanto le scene di sesso cringe sono poche, non devi nemmeno lavorare troppo a ‘sto giro.-

Suetiekh: – … e va bene, ma solo perché tanto sei l’admin e puoi comunque farmi fare ciò che desideri.-

Okay, ora che siamo al completo posso iniziare.
L’introduzione della fic recita:

“Lei è Sofia Evans, una ragazza americana ingenua e presa sempre di mira dai bulli, ma un giorno in lei qualcosa cambierà…”

The Someone (apparendo magicamente da dietro un portapenne): – Che succede? La morde un ragno radioattivo che le fa venire i super-poteri? –

Spoiler: non è vero.

Suetiekh: – Prevedibile.-

La nostra storia si apre con un capitolo intitolato “introduzione”, dove la protagonista, appunto Sofia, si presenta in prima persona. Per fare un riassuntone, abita a Los Angeles, ha diciassette anni ed è la “solita emarginata” (a detta sua).
Ovviamente è una bona astronomica con le forme al punto giusto (che per quanto mi riguarda non vuol dire una beata ceppa), ma non si piace.
A scuola è molto brava, però quel posto è un inferno a causa dei bulli.

“Non ce la faccio davvero più, la mia vita è impossibile, ma per fortuna ho la mia migliore amica e la mia famiglia affianco. Gli voglio un bene dell’anima e non li cambierei per nulla al mondo.”

Ma non era un’emarginata? Perché adesso ha una migliore amica? Boh.
Tranquilli, sarà come se non l’avesse.

Il capitolo termina con le foto della squinzia, che più che diciassette anni pare averne minimo ventitré.

Il prossimo lo salto perché dura dieci righe scarse di Wattpad ed è il solito “driin driin suona la sveglia, mi preparo, cazzo sono in ritardo, foto finale di come mi vesto PERCHÉ L’AUTRICE NON SA DESCRIVERE UNA MAGLIETTA BLU E DEI JEANS”.
Passiamo direttamente al numero due: Sofia arriva a scuola ed incontra Kristina, la sua migliore amica, le due si abbracciano e quest’ultima le dice di non girarsi, ma Hope ovviamente lo fa e chi si trova davanti?
Luca, ovviamente, nonché il nostro bedboy, aka “il suo peggior incubo”! 

“~Scusate se questo capitolo è un po’ corto ma cercherò di andare avanti il più presto possibile~❤️”

The Someone: – Ti prego, non farlo.-

Ma, autrice, non potevi semplicemente unire questo capitolo ed il prossimo? Hai scritto letteralmente 131 parole!
È meglio per me trovare testi corti da distruggere, ma odio profondamente quando sono così corti e, soprattutto, vuoti. Dov’è la sostanza? Ed io dovrei immergermi nella lettura se scrivi cento parole in cinque minuti e poi chissà quando aggiorni di nuovo?
Sono scema io a fissarmi un obiettivo di minimo tremila parole per capitolo? Boh, andiamo avanti, o potrei parlare per ore ed ore. 

Capitolo tre.
Qui la protagonista già ha una bruttissima sindrome di Stoccolma, perché nonostante questo tizio sia, appunto, il suo peggior incubo, in lui vede comunque del buono e lo compatisce. Vi copio ed incollo direttamente tutto il capitolo per farvi leggere bene lo scempio, il quale tanto per cambiare è cortissimo. 

“Luca.
Vi starete sicuramente chiedendo chi sia. Vedete lui è quella persona che negli ultimi anni della mia vita mi ha fatto passare l’inferno. Mi ha sempre infastidita fin dai tempi delle medie, fino a quando è passato agli insulti una volta arrivati al liceo. Gli insulti però sono cominciato ad aumentare fino ad arrivare al momento in cui ha iniziato a picchiarmi insieme al suo gruppetto di amici puttanieri che se la tirano manco Dio sceso in terra.
Lui è sempre stato molto bello rispetto a tutti gli altri e…
Ti piace
Oh ecco cosa avevo dimenticato. Allora questa è la mia dolce cara coscienza che ovviamente non smetterà mai di rompermi i coglioni.
Ammettilo Sofia lui ti piace e molto.
Si…forse mi piace
forse mi è sempre piaciuto.
Amavo il modo in cui alle elementari mi sorrideva, il modo in cui mi parlava, il modo in cui rideva…
Da un lato lo capisco…è ancora distrutto dalla morte di sua madre…era solo un ragazzino quando successe, aveva 10 anni…
Ma io non riesco ancora a capire cosa gli ho fatto di male per meritarmi tutto questo.
Lui mi ha fatta soffrire e lo sta facendo tuttora e pagherà per questo.
È il mio peggiore incubo, ma in lui io ci vedo e vedrò sempre del buono. Molto probabilmente mi sbaglio, ma il Luca di una volta è ancora lì dentro, basta solo cercarlo…o almeno spero.”

Per l’amor del cielo, vai a farti curare se senti le voci! Non è normale, può essere sintomo di psicosi o schizofrenia!
E poi, perché dovresti “capire” questo tizio solo perché quando aveva dieci anni gli è morta la madre e quindi ha smesso di sorridere? Non giustifica il fatto che ti prenda a pugni regolarmente! Probabilmente avrebbe iniziato a farlo pure se quella poveretta non fosse crepata, dalla sofferenza non nasce violenza verso persone a caso, se capita la persona in questione ha qualche problema mentale.

The Someone: – Mi sembra una di quelle persone che mi hanno spinto a fare il video di Halloween del 2022, quello in cui chiedo di smetterla di giustificare i Villain per via di backstory tristi o perché “neanche i Buoni sono perfetti, quindi i Villain sono meglio”.-

Nel quarto capitolo quello che ha del “buono dentro” chiama i suoi tre amichetti e, tutti insieme in allegria, iniziano a picchiare Sofia finché lei non inizia a vomitare sangue e poi sviene.

The Someone: – Ma ricordiamoci che in lui c’è comunque del buono perché da bambino sorrideva.-

Il prossimo è una lista dei personaggi con foto annessa e mi pare che alcuni siano vere celebrità (l’ho capito da Cameron Dallas), io però non capisco nulla di questo mondo, quindi vi faccio una lista delle persone e magari mi dite voi se questa gente esiste oppure no.

  • Sofia Evans (la protagonista)
  • Luca Mikaelson (badboy. Tra l’altro questo sembra più un cognome svedese che americano ma ok…)
  • Cameron Dallas (amico generico 1)
  • Nash Grier (amico generico 2)
  • Shawn Mendes (tizio che apparirà dopo)
  • Kristina Hadid (BFF di Hope)

Il capitolo cinque inizia con Sofia che vede solo buio, ma sente le voci dei suoi genitori ed un’altra, quella del dottore, comunicare loro che la ragazza è finita in coma. Il giorno dopo Luca va a farle visita.
È stato proprio lui a ridurla così e lo lasciano entrare nella sua stanza mentre lei è in coma così facilmente?! Ma nessuno ha fatto nulla quando si è saputo cosa le ha fatto?! A quanto pare no. 

The Someone: – Livello di sicurezza degno del manicomio criminale di Arkham a Gotham City, proprio…-

Pov’s Luca
Entro nella camera bianca dell’ospedale e la vedo distesa su un lettino, sembra morta. Sono distrutto, mi sento uno schifo e solo ora mi sono accorto di quanto sia perfetta. È così magra forse troppo ma è colpa mia se non mangia, è così distrutta ma è colpa mia, è così spenta…
Mi sento una merda, come ho potuto fare ciò ad una persona? Soprattutto a lei?
Mi è sempre piaciuta. Forse l’ho trattata così per la paura di essere rifiutato, per non essere accettato per ciò che sono, un mostro.” 

A parte il “Luca’s pov” scritto male… MA PORCO IL *versi demoniaci censurati* OVVIO CHE È COLPA TUA, DEFICIENTE.

Shade Owl: – No, non è scritto male, è che in questa storia Luca appartiene al pov.-

Evgenij:- Abbiamo già raggiunto e sorpassato il livello di giustificazioni fuori di testa del Justino in “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Non ho parole!-

Ora, capisco che gli stronzi siano molto interessanti, pure a me piacciono quei personaggi un po’ bastardi negli anime/manga/videogiochi… ma c’è un limite a tutto, soprattutto se questo è il love interest di una relazione della protagonista che dovrebbe essere positiva. Questo qui l’ha insultata e PICCHIATA per anni, arrivando addirittura a ridurla in fin di vita, mica l’ha presa per il culo scherzosamente! È assolutamente da internare!
Se picchi la tua cotta tutti i giorni per paura di essere rifiutato hai dei problemi mentali. E noi dovremmo immedesimarci in Sofia ed iniziare ad amarlo?
Ma quando mai…
Almeno lo ammette lui stesso di essere un mostro. 

The Someone: –  Credo che sia un fallimentare tentativo di farci credere che, siccome ammette di aver sbagliato, non è cattivo-cattivo in modo assurdo.-

Tornando alla storia, Luca inizia a dirle frasi fatte tipo “guarda come ti ho ridotta, ma tu mi hai sempre tenuto testa e non ti sei mai abbassata ai miei piedi [e invece sì, perché non ha mai opposto resistenza né provato a scappare], sei forte bla bla…” e conclude chiedendole prima scusa piangendo e poi baciandole la fronte. Domanda: io non sono un’esperta e non ho mai visitato nessuno che sia finito in coma, ma si possono toccare i pazienti mentre sono in questo stato? Perché non so, mi sembra rischioso farlo…

Shade Owl: – In effetti non sono un esperto nemmeno io, al limite ho guardato Scrubs, ma non mi risulta che ci siano particolari rischi in proposito. Al limite direi di fare attenzione a non toccare pazienti ospedalizzati e in gravi condizioni con mani sporche o cose del genere, per evitare infezioni.-

Il capitolo successivo non serve a niente, ma Luca ci comunica che Sofia è in coma da un anno ed il giorno dopo spegneranno le macchine che la tengono in vita.
Ricordate, il love interest della protagonista l’ha picchiata così selvaggiamente da mandarla in coma per un anno intero. Il mio vicino di casa è caduto di testa da un balcone, si è aperto la testa ed in coma ci sarà rimasto due settimane.

Shade Owl: – E poi, per quale stracazzo di motivo avrebbero deciso di spegnere le macchine??? Cos’è, un coma vegetativo? Perché okay, allora lì lo posso anche capire, se è cerebralmente morta la famiglia può decidere di staccare la spina, ormai non ci sono più possibilità di ripresa… ma se il paziente ha ancora delle possibilità di svegliarsi, o reagisce a qualche stimolo, o comunque c’è attività cerebrale, spegnere le macchine non è evitare l’accanimento terapeutico, è OMICIDIO!-

Evgenij:- Magari la fic fa propaganda pro-vita, e dunque dipinge l’eutanasia in tal modo ridicolo di proposito. Oppure è solo trash.-

Saltiamo altri due capitoli anch’essi totalmente inutili e passiamo al nono.
Sofia è riuscita a svegliarsi prima che le stacchino la spina e mentre si rigira nel letto si rende conto che il badboy è proprio in camera con lei. Abbiamo subito una reazione iperrealistica di entrambi, perché lei non inizia ad urlare come una pazza alla vista del suo aguzzino ed i due si fissano negli occhi senza dire una parola per ben dieci minuti. Non sono io ad esagerare, c’è proprio scritto così.
Dopo tutto quel tempo, LEI GLI DICE “CIAO”. IN CHE SENSO “CIAO”?! Voglio piangere.

The Someone:- Su, su…-

… vabbè, sorvoliamo. Luca parte subito in quarta con le stesse scuse di qualche capitolo fa e lei, finalmente spaventata, si alza dal letto ed inizia ad indietreggiare.
Ora mi direte “… come, scusa? Si alza dal letto? Ma Jigokuko, non si è appena svegliata dopo un anno di coma?”.
PROPRIO COSÌ. Qua il livello di rigenerazione delle Hope si può vedere alla sua massima potenza: zero riabilitazione dopo trecentosessantacinque giorni immobile in un letto d’ospedale. Ed io che non riesco ad alzarmi dal divano dopo soli dieci minuti perché ho trovato il mio punto comodo e mi si è rilassato il corpo. 

Shade Owl: – Io per tornare a trovare la mia famiglia durante le ferie devo guidare quattro ore, e quando scendo dalla macchina ho il fondoschiena talmente indolenzito che a malapena riesco ad alzarmi in piedi…-

Luca le dice che non le vuole far niente (meno credibile delle mamme armate di ciabatta), Sofia controbatte dicendogli di temerlo per tutto ciò che le ha fatto negli anni precedenti (e grazie al cazzo, direi) e lui, sconfitto nel suo animo di figone della storia, la manda a fanculo e se ne va. Ma meglio, lasciala stare questa povera ragazza! È ciò che di meglio puoi fare se sei davvero pentito! Ovviamente non durerà, ma godiamoci il momento per ora.

Nel decimo capitolo Sofia si lamenta perché deve tornare a scuola. Senza uno straccio di informazione su quello che è successo dall’ultimo incontro con il bedboy e ciò mi fa pensare che, secondo l’autrice, dopo un anno di coma il giorno seguente si è già pronti per andare a scuola o anche solo a casa lasciandosi alle spalle tutto. Come quando vai al pronto soccorso per il mal di pancia, insomma.

“Ci sarà da divertirsi.
Penso tra me e me.
Esco e mi incammino lentamente verso scuola dato che sono stranamente in anticipo.
Non appena arrivò tutti gli studenti si voltano verso di me, alcuni sussurrano e altri si scambiano gomitate.
“Che c’è?! Volete una foto?!” Urlo.
E tutti ritornano a farsi gli affari loro.
Bene, meglio così.”

Sai com’è, teso’, sono sbalorditi perché ti sei rigenerata più velocemente di Majin Bu e Cell messi insieme.
Subito dopo arriva uno su una Porsche blu elettrica, ovviamente bono da paura. Hope è l’unica a non corrergli incontro come un’assatanata e per questo il tipo, di nome Shawn, viene attirato come una calamita. Intanto ci viene pure detto che Luca lo sta uccidendo con lo sguardo da lontano. Scappate, entrambi.
I due hanno una conversazione fuffosa, con lui che le dice che è bellissima. A quanto pare abbiamo trovato il nostro Decklon.
Il capitolo termina con loro che si scambiano i numeri di telefono. 

The Someone: –  Ahi ahi ahi, qui finisce male. Per tutti.-

Nell’undicesimo sono passate due ore di lezione e Sofia sta andando in bagno. Mentre è nel corridoio, qualcuno la prende e la trascina dentro uno sgabuzzino, ma lei non riesce a vedere chi sia.
E l’intera scuola si è volatilizzata nel nulla, perché nessuno, NESSUNO ha visto un tizio trascinare una ragazza con tanto di bocca tappata dentro lo sgabuzzino, nemmeno il bidello. Quando si dice “motivi di trama”… sembra la scena di quando in “Love Will Tear Us Apart”. Harry si era teletrasportato dietro Virginia e l’aveva buttata in un’aula vuota per molestarla, senza che nessuno se ne accorgesse ovviamente.
Subito dopo abbiamo un pov delirante di Luca che rosica perché Shawn, al contrario suo, ha avuto successo ad abbordare Sofia, e senza usare le botte!
Tornando a Hope, finalmente riesce a capire chi l’ha sequestrata. Io no, perché l’autrice non ci ha dato nessun dettaglio in modo che potessimo capirlo, ma immagino sia Luca perché come sappiamo è lui il pazzo maniaco della storia. I due hanno uno scambio stupidissimo di battute, a lei riaffiora la Sindrome di Stoccolma e poi se ne scappa tornando in classe.
E non accenna a nessuno che quello che l’aveva mandata in coma solo un anno prima si è rinchiuso con lei in uno sgabuzzino. Neanche alla migliore amica, la quale non è mai più stata nominata da quell’abbraccio all’inizio.
…Capitolo dodici.
Hope si rompe di stare a scuola, perciò finge di stare male ed esce senza nemmeno aver avvisato i genitori.
Ora, una cosa: se potevi uscire tranquillamente, perché fingere? Sei maggiorenne, puoi firmarti l’uscita quando ti pare.

Suetiekh: – La devi smettere di cercare il pelo nell’uovo. Ti si fonderà il cervello.- 

Jigokuko: – Non è colpa mia…-

Suetiekh: – Sì che lo è: nessuno ti chiede di complicarti la vita con tutti questi dettagli.-

Jigokuko: – Ti odio quando hai ragione. E tieniti pronto, che tra poco tocca a te.-

Suetiekh: – Non vedo l’ora, guarda.-

Eravamo rimasti a Sofia che tornava a casa, la quale per qualche arcano motivo decide di seguire un’altra strada che la madre le ha sempre proibito di fare.
Infatti, guarda caso, mentre cammina, arriva qualcuno dietro di lei e le tappa la bocca con un “fazzoletto impregnato di liquido”, facendola svenire.
Qualche ora dopo si riprende, non ci è dato sapere né dove, né se è legata in qualche modo. Il capitolo si conclude con una voce familiare che le dice “ben svegliata, principessa”.

“”Non tremare tesoro, ora ci divertiremo” le lacrime prendono il sopravvento.
Urlo davanti a colui che mi ha rovinata, colui che mi ha fatto passare i primi anni di adolescenza come un inferno…Andrew.
Ho davvero paura, ma anche stavolta la storia si ripete.”

… ok, primo, CHI DIAMINE È ANDREW.
E secondo… NON ERA LUCA QUELLO CHE TI AVEVA ROVINATA??????? 

The Someone: – Ma è una calamita per merdi, ‘sta povera Crista?-

… Vabbè.
Dopo questa frase, ci viene segnalato l’inizio di un flashback a caratteri cubitali; Sofia sta per compiere undici anni ed è contenta perché l’indomani farà un pigiama party per il suo compleanno.
Dato che Kristina è mancata da scuola (ah, allora l’autrice non si è dimenticata della sua esistenza…), lei torna a casa a piedi imboccando, come nel capitolo precedente, una strada diversa dal solito, ed infatti succedono le stesse identiche cose: qualcuno la bracca, l’addormenta e la rapisce. 
Quando si sveglia, anche la persona che l’ha sequestrata è sempre la stessa (fantasia portami via), ovvero Andrew, un collega di lavoro del padre.
 

Jigokuko: – Suetiekh, vieni qui che questa scena non la voglio leggere.- 

Suetiekh: – Ti impressioni per così poco…

La protagonista, riconoscendo l’uomo, cretina com’è non si rende conto che c’è qualcosa di troppo strano e pensa le abbiano organizzato una festa a sorpresa, quindi inizia a chiamare i presunti invitati e chiede a gran voce dove sia la torta.
… ma seriamente? È così scema questa?-

Jigokuko: – Beh, è una bambina, da piccoli si è ingenui.-

Suetiekh: – A dodici anni? Ti rapiscono con tanto di cloroformio, clo-ro-for-mi-o / triclorometano / freon 20 / CFC 20, tanto per dire all’autrice come diamine si chiama la sostanza che impregna il fazzoletto, ti buttano su un pavimento gelido e non ti passa neanche per l’anticamera del cervello che questo Andrew amico di tuo padre voglia farti del male?
Non farmi incazzare anche tu, mi bastano già le stupidaggini che scrive questa qua.-

Jigokuko: – Okay scusa… continua pure.-

Suetiekh: – Il tipo ride, chiedendole quale torta intendesse, lei ribatte domandando allora il perché fossero lì, quindi lui le risponde per divertirsi.

“”Io non…”
Andrew mi tappa la bocca.
E oh no, ora capisco.”

Chiaramente ci voleva qualcuno a tapparti la bocca perché il criceto nella tua testa si svegliasse.
Segue scena di stupro fortunatamente descritta solo con lei che urla e piange. E menomale, perché un’altra scena di sesso scritta coi piedi con la vittima che si lamenta per non essere stata baciata (vedi “Love Will Tear Us Apart”) io non la volevo leggere.
La ragazzina ad un certo punto gli dice che fa schifo e lui di tutta risposta la picchia, continuando indisturbato il suo lavoro.
Una volta finito, la minaccia di uccidere i suoi genitori se avesse detto qualcosa.
Ed io queste minacce non le ho mai capite. 

A meno che questo Andrew non abbia il superudito o qualche abilità strana che gli permetta di capire se Sofia ha spifferato tutto, non ha senso farle.
Se la protagonista prendesse coraggio, raccontasse dell’accaduto ed i genitori si fidassero di lei, un viaggetto alla polizia e questo verrebbe subito preso, non c’è nessuna ricerca da fare, lei sa benissimo chi è il suo stupratore, basterebbe solo prenderlo in custodia e verificare se ha davvero commesso il crimine.- 

Jigokuko: – Non ero io quella troppo attenta ai dettagli? Eh, Suetiekh?

Suetiekh: – … Avevo dimenticato cosa sto leggendo. Eliminate tutto, la polizia non esiste in queste storie e la Hope è troppo scema.

Proseguendo, quel ridicolo flashback ha finalmente fine e si ritorna al presente, dove sta succedendo letteralmente la stessa cosa di prima: il tizio inizia a spogliarla, la picchia e tenta di violentarla.

Dato che il suo pov finisce qui, passo di nuovo il testimone a Jigokuko. Se qualcuno mi cerca, -non fatelo- io sarò nell’altra stanza che divorerò le mie stesse mani ed occhi per non dover più toccare o leggere una roba simile.-

Jigokuko: – … Grazie, Suetiekh.-

Il punto di vista torna sul nostro badboy mentalmente disturbato e che ha subito zero conseguenze dopo aver mandato Sofia in coma: Luca! Vi era mancato? A me no.
Dato che neanche lui si degna di andare a scuola ad imparare qualcosa, tipo non picchiare la tua crush, lo vediamo gironzolare attorno, ma guarda te, al luogo in cui la protagonista sta venendo seviziata dal maniaco sessuale amico di suo padre. 

E, come ormai avrete capito già da un po’, è arrivato il momento del cliché “il badboy stronzo, violentatore e stupratore salva la Hope da una sua copia esatta ma cessa e che è quindi automaticamente una figura negativa”.
O più comunemente abbreviabile in “ma vaffanculo”. 

[Marco Masini INTENSIFIES] 

Tornando a noi, Luca sfonda la porta della casetta dove Sofia è tenuta prigioniera e, vedendo la scena, si fionda subito a picchiare Andrew.

“Sofia è stesa sul pavimento stremata, disperata.
Il suo corpo è viola per i tanti lividi e perde sangue dappertutto.
E sopra di lei c’è un uomo.
La sta…la st-sta violentando.
Mi fiondo su di lui e inizio a picchiarlo, non smetto.
Non riesco più a controllarmi.
Mi metto a cavalcioni su di lui e lo picchio moltissimo.
Poi quando vedo com’è ridotto mi fermo e corro da Sofia.
Mi tolgo la felpa e gliela metto, è freddissima e pallida.
Sto morendo dentro nel vederla in queste condizioni.
La prendo a sposa e la stringo a me.
Non ci posso credere a ciò che quell’uomo le ha fatto.”

… Allora, qui c’è qualche problemino da elencare.

Ma davvero, stai morendo dentro perché è stata picchiata? Non puoi morire anche fuori?
Ahem, troppo cattiva?
Forse, ma mi fa davvero incazzare questa parte. Giustamente se la picchiano gli altri è brutto, ma se tu lo fai tutti i giorni ed arrivi a mandarla in coma va bene. Ti sei sentito male perché qualcuno l’ha menata al tuo posto? Avrebbe più senso di tutte queste assurdità. 

Peraltro, questo è un motivo in più per internare quel matto di Luca! Andrew bastardo quanto volete, ma il badboy non riesce a controllarsi, ed immagino che lo abbia picchiato fino allo svenimento o, peggio, fino a sfigurarlo, per come è descritto nel testo.

Ripeto: questo è il love interest della protagonista. L’ultima frase, poi. Tu non sei molto lontano in fatto di danni alla Hope, eh. Ti manca solo la violenza sessuale da spuntare nella lista.

E niente. Qui la fic viene sospesa, per grazia divina. Si ferma in questo modo e spero non verrà mai più ripresa dall’autrice.

Cominciamo quindi a fare un resoconto delle schifezze incontrate.

Partiamo dall’ambientazione: siamo a Los Angeles, no? Allora perché i protagonisti hanno nomi italiani, era difficile chiamarli Sophia e Lucas? … boh. Per quanto mi riguarda, dalla rilevanza che ha avuto la città potevano dirmi che la storia fosse ambientata a Sesso in provincia di Reggio Emilia o a Cocomaro di Focomorto vicino Ferrara e ci avrei creduto.

The Someone (prendendo appunti): – Potrei ambientare una parodia di questi cliché in una città che DICHIARO essere Casalpusterlengo, ma in cui ci sono le statue Moai, la Tour Eiffel, l’Acquario di Genova e la Tomba di Re Artù… chi me lo vieta, per la barba di Lucifero?-

Ma facciamo un passo indietro e soffermiamoci sul titolo: “Bad Girl”. Bad Girl de che? Perché al ritorno a scuola ha urlato a quelli che (giustamente visto che è stata in coma un anno) la guardavano “volete una foto”? È questa la concezione di “bad” che ha l’autrice? Per tutto il tempo Sofia si è solo fatta malmenare, violentare ed è stata docile come un agnellino, questo non mi sembra affatto lo stereotipo di ragazza forte che non si fa mettere i piedi in testa.

La cosa che più mi ha schifata di questo abominio è stata tutta la questione “Andrew”; chiaramente l’autrice non aveva più idee e, forse (spero), rendendosi conto che Luca era il peggior co-protagonista mai scritto, ha deciso di ficcare all’ultimo questo violentatore pazzo per dire “guardate raga questo è un kattivoneH, guardate come viene picchiato dal badboy, lui è buono e figo ha preso in braccio Sofia a mo’ di sposa!!! Fangirlate!!!! La ama!!!!!!! Love wins!!!!!” e farci distogliere l’attenzione da tutto lo schifo che le ha fatto in precedenza COME MANDARLA IN COMA PER UN ANNO! Lo so, lo sto ripetendo all’infinito, ma è così, non possiamo ignorare l’elefante nella stanza.
E, finita questa piccola idea, hayleypierce_ le ha terminate tutte, perciò non ha più scritto altro. E MENO MALE OSEREI DIRE.

Voi che ne pensate? Vi sembra una valida tesi?

Detto ciò io la concludo qui. Mi scuso per avervi rubato tempo con questa recensione che è letteralmente più lunga della storia stessa, ma in ogni caso non vi ho risparmiato nulla. Non datele ulteriori visualizzazioni, o mi verrà un aneurisma.
Suetiekh, saluta i lettori! 


*Nessuna risposta*

*Rumori di pelle che si strappa ed ossa che si rompono* 



Eeee vabbè, è ancora impegnato a mangiarsi da solo, deve essersi arrabbiato parecchio. Fa nulla, vi saluto io per entrambi. Alla prossima! 

Jigokuko (e Suetiekh)

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