Wish (Ovvero il sito dove hanno comprato questo film…)

Ma buonsalve, commedianti e tragedianti. Sono di nuovo io, Spectrethief, con la recensione di un nuovo film.

Che la Disney stia vivendo un periodo di calo della qualità non è solo l’ennesimo luogo comune ma un dato ricavato anche dai numeri del botteghino, in particolare quest’anno. Oddio, per La casa dei fantasmi me lo immaginavo, visto che è uscito nello stesso periodo di Oppenheimer, ma per il centenario mi aspettavo come minimo un film decente. Hanno floppato pure quello.

Quindi purtroppo sono qui a recensire Wish.

Per rendere possibile la lettura a tutti ci sarà una parte senza spoiler e una con gli spoiler.


Parte senza spoiler

La nostra storia avviene nel regno di Rosas, dove Re Magnifico è in grado di esaudire il desiderio più profondo di una persona dopo che questa ha compiuto i diciotto anni o che si è trasferita nel regno già maggiorenne. La legge prevede che chiunque giunga nel regno debba consegnare al re questo suo desiderio (per la cronaca, pare che tutti glielo diano volentieri, e non ci viene mai detto cosa succede se ci si rifiuta).

Asha, la nostra protagonista, vorrebbe diventare l’apprendista del Re Magnifico (non ci viene mai spiegato che fine abbia fatto il precedente, nonostante sia implicito che lei non sia la prima), un mago talmente potente da esaudire il desiderio più profondo di ogni persona, per poter esaudire il desiderio di suo nonno ormai centenario.

Il punto più problematico della pellicola, dopo il villain e i messaggi che vorrebbe trattare (ci arriveremo), è sicuramente la struttura.

Non c’è la parte centrale, c’è solo un primo atto molto veloce e, dopo la rottura dell’equilibrio, si va troppo rapidamente verso la risoluzione.

La parte che dovrebbe farci conoscere meglio i personaggi manca completamente. Tolto il cattivo (che è Re Magnifico, già…), i personaggi principali sono molto insipidi: gli amici della protagonista li ho soprannominati con “i sette mattoni”, visto che non mi dicevano nulla; c’è Valentino, capra parlante e mera spalla comica del film, che è uno scorpione nelle mutande per quanto è antipatico (il fatto che sia doppiato da Amadeus non aiuta), e infine la protagonista Asha sembra un clone di tutte le principesse create dopo Rapunzel, ma senza nessuna delle caratteristiche che le rendono uniche (tranne le treccine).

L’unico a essere un attimo caratterizzato è appunto il villain, ma è qui che sorge un altro problema. Non è un brutto personaggio di per sé e lo reputo un dilf di tutto rispetto visivamente, il problema riguarda scrittura e gestione.

Non addentrandoci troppo nelle sue motivazioni che sarebbero spoiler, ma il problema di questo personaggio si può già percepire dalla sua Villain Song, che secondo me suona molto meglio in italiano per il cantante che dà quella grinta che nella versione inglese manca, ma il testo non aiuta.

Non ti dà l’impressione di “questo personaggio è malvagio e ho paura per i protagonisti”, ma più di “questo qua è un eroe sull’orlo dell’esaurimento nervoso, trovategli un buon psicoterapeuta”.

Non parliamo della seconda parte del film dove sembra che gli sceneggiatori si siano ricordati all’ultimo che lui doveva essere il ritorno al villain classico e l’hanno fatto completamente deragliare sulla strada, così all’improvviso.

Il doppiaggio sia in inglese che in italiano non mi ha fatto impazzire. Gaia, la doppiatrice della protagonista Asha, devo ammettere che se la cava, nonostante come melodia suoni troppo simile a Anna di Frozen e Vaiana di Oceania.

Quanto agli Easter Egg… per quanto siano carini, questa è la Disney che si fa le seghe da sola. Alcuni sono pure carini, ma altri mi fanno solo cringiare per quanto siano fuori luogo.

Per esempio, alla fine c’è una scena in cui Magnifico cita a casissimo Biancaneve e un’altra dove si cita Zootropolis.


Parte con gli spoiler

La protagonista Asha vorrebbe diventare l’apprendista di Re Magnifico perché vorrebbe fare esaudire il desiderio di suo nonno, che ormai compie cento anni (e dunque non gli resta molto da vivere). Tale desiderio è, parafrasando, “ispirare le persone”.

Ma il re non lo vuole esaudire. Quale motivazione malvagia avrà mai?

Perché è troppo vago e potrebbe ispirare le genti alla rivolta.

Purtroppo qui devo dare ragione al cattivo. Scommetto che, se avesse detto “vorrei che le genti fossero ispirate a inseguire i propri sogni e a lavorare”, non ci sarebbero stati problemi con il desiderio. È qui che Re Magnifico floppa. Oddio, un villain può avere delle motivazioni valide, ma Re Magnifico non dovrebbe essere un anti-cattivo o un villain comprensibile.

Ci viene detto che il re è estremamente selettivo sui desideri da esaudire perché ha perso la sua famiglia, ma la cosa non viene mai più menzionata. E io dico, questo dovrebbe essere un villain classico, perché gli dai un retroscena buttato lì che non serve a nulla e soprattutto che non approfondisce il personaggio? Sembra che abbiano cercato di fare un misto tra i villain classici e quelli involontari, come nonna Alma di Encanto.

Inoltre, per aumentare ancora di più il fattore simpatia nei suoi confronti, il re non ci ricava nulla dall’esaudire o meno i desideri, a parte il consenso del popolo, ma quello è ovvio che arriva.

Non è che, come un Ahamkara di Destiny, si nutre di desideri, li usa per esercitare un controllo mentale sui suoi sudditi o, perché no, li usa per mantenersi giovane e bello come una Grimilde maschio, no. Se ci fosse stato mostrato così avrebbe già avuto più impatto e la Disney avrebbe avuto ragione nel volercelo vendere come un “villain classico”.

Semplicemente, i desideri che non esaudisce stanno lì nello studio del re a fluttuare come palloncini.

Un altro punto a sfavore di Magnifico (sia come cattivo che come personaggio di rilievo) è che non c’è alcuna dinamica tra lui e Asha.

Tolto il desiderio del nonno, i due non hanno un legame di parentela o conoscenza, tant’è vero che, dopo la vicenda del rifiuto dell’apprendistato, si parlano pure pochissimo e per il resto del film hanno appena una manciata di interazioni dirette. E qui mi riallaccio al concept iniziale del film, che voleva che lei fosse la figliastra del Re Magnifico, la qual cosa, oltre che un ottimo riferimento alla fiaba di Biancaneve, avrebbe reso la storia più comprensibile.

Quanto alla questione dell’esaudire o meno i desideri, sarebbe stato molto meglio se la sceneggiatura si fosse concentrata sul fatto che la gente preferisse affidare le proprie sofferenze e le proprie angosce a una figura di autorità e quindi vivere in una bolla (attendendo una magica realizzazione dei propri sogni) piuttosto che sul “non vuoi esaudirci i desideri, quindi sei cattivo”, ma suppongo che per la logica dei produttori è “questo è un film per bambini quindi non deve essere troppo complicato”.

Asha continua a insistere con la sua richiesta che il re esaudisca il desiderio di suo nonno, ma quest’ultimo è irremovibile. Rendiamoci conto che, prima di scoprire che il desiderio del nonno non poteva essere realizzato, questa se ne fregava altamente del fatto che i sogni venissero dimenticati alla loro consegna al re, anzi per lei era una cosa giusta, visto che così la gente non soffriva.

Dopo il rifiuto, Asha se ne va delusa, nonostante fino a due secondi fa elogiasse il re e questo le abbia spiegato i suoi motivi. Intendiamoci, tutto ciò che ci può anche stare perché chiunque sarebbe deluso. Quindi, rimane ferma sui suoi propositi, ricordandosi anche che il padre diceva che le stelle possono esaudire i desideri.

Allora canta la sua canzone e arriva questa stellina carinissima creata probabilmente per vendere i giocattoli. Oddio, in realtà devo ammettere che Star è adorabile da vedere, lo concedo. Avrei preferito il concept del ragazzo mutaforma e interesse amoroso di Asha, ma non si può avere tutto nella vita.

E così Asha e i suoi amici senza personalità (ovvero, i mattoni) vanno a prendere il desiderio del nonno di lei (sempre il suo, non ci pensano neanche a recuperare quelli di altre persone), approfittando del fatto che il re sia impegnato in un’udienza con il popolo volta a capire chi abbia fatto scoppiare i botti di capodanno in anticipo, ovvero chi abbia evocato la stella magica, come abbia fatto e soprattutto cosa voglia farci, visto che lui è preoccupato che altri possano esaudire desideri senza alcuna supervisione (pure a ragione, direi). Inoltre, come da copione, non c’è manco una guardia a controllare e lo studio del re non ha alcuna protezione di sorta. Oh, a proposito, la cupola dello studio dove sono contenuti i desideri si apre con delle carrucole. Tornerà dopo, quindi tenetelo a mente.

Vorrei ricordare che questo re è un grande e potente mago e mazzi vari, ma poi viene letteralmente derubato con poco sforzo da un gruppo di tizi a caso.

A questo punto, Re Magnifico, già sull’orlo dell’esaurimento nervoso, sbrocca completamente e decide di usare il Necronomicon comprato su Wish (ovvero un librone malvagio generico, che non verrà mai approfondito: non sappiamo perché ce l’ha, come l’ha ottenuto e perché usarlo corrompe). La scena è peraltro simile a quella di Papillon con i criminali in Ladybug & Cat Noir: Awakening, un film che riesce a scrivere le prime stagioni di Miraculous molto meglio di quanto abbia fatto Astruc.

Solo che Papillon faceva paura, qui invece il re sembra più un poveraccio che delira in preda al collasso, soprattutto perché ci viene detto che chi usa le arti oscure viene corrotto, facendo diminuire ulteriormente il fattore villain classico. I villain classici erano stronzi di loro, quindi, se ci viene detta una cosa del genere, mi dispiace, ma devo levare un po’ di punti. E la Villain Song lo fa sembrare un eroe frustrato che non sta ricevendo il rispetto che vuole.

Una parte di me pensa che sia perché Magnifico era già sull’orlo dello sbrocco e quindi stiamo assistendo a un eroe che sta cadendo nel lato oscuro. Ma è più probabile che gli sceneggiatori abbiano semplicemente fatto deragliare il personaggio perché si sono accorti che altrimenti non stava venendo veramente cattivo.

La Disney ha sostanzialmente fatto lo stesso errore della Capcom con Resident Evil Village (che per quanto mi piaccia è un po’ sopravvalutato) puntando fino allo sfinimento su villain che poi si sono dimostrati deludenti, anche visto il potenziale sprecato.

Solo che almeno lì te li facevano percepire come una minaccia da subito, qui invece prima te lo presentano in un modo e poi lo stravolgono completamente.

E niente, la protagonista e i suoi amici, dopo aver messo la famiglia di Asha al sicuro, decidono di andare a rubare i desideri e rovesciare Magnifico con l’aiuto della regina Amaya, che tra altro più la guardavo e più mi sembrava la sorella perduta di Nadia di The Arcana comprata su Wish e sulla quale devo aprire una parentesi. Nonostante abbia visto l’uomo che ama diventare un mostro, accetta subito di detronizzarlo senza neanche provare ad argomentare qualcosa o solo a dire “non capite, lui non è cosi”. Non reagisce neppure quando il re verrà sconfitto, nonostante prima loro sembrassero comportarsi come una coppia molto innamorata. Pare che tutto quell’amore sia svanito all’improvviso ma non ci sia stata una parte in cui la si vedeva tentennare.

Così non c’è una parte di costruzione, una dove conosciamo meglio i personaggi, nulla. La storia si concentra troppo sul villain (che non è comunque costruito bene per le ragioni che ho scritto sopra), quindi non si ha tempo di conoscere meglio il mondo o i personaggi.

Ah, e poi c’è il mattone noioso che tradisce gli altri della compagnia per ricevere il suo desiderio, ma non riceve mai alcuna punizione e viene perdonato completamente a fine film. Potreste togliere questa parte e la storia sarebbe uguale. Sembra un romanzo Young Adult dove degli adolescenti con poca esperienza decidono di rovesciare il governo autoritario distopico di turno.

Tra l’altro, complimenti a Magnifico per aver messo i desideri sotto una cupola di vetro che era sufficiente danneggiare leggermente per fare uscire tutti i palloncini-desideri, e che si poteva aprire con le carrucole sopracitate. Questa debacle fa sbroccare ancora di più il re, il quale blocca tutti i sudditi con un incantesimo che, a giudicare in base al colore verdognolo, deve essere stato rubato a Viego di League of Legends.

Ma lo sapete in che modo i “buoni” riescono a vincere? Come sconfiggeranno mai il più potente mago del regno ormai potenziato con la magia oscura e la lancia potenziata da Star, nel frattempo rinchiuso in tale oggetto?

(Rullo di tamburi.)

Facendo i balletti alla Tik Tok. Non sto scherzando. Fanno una canzoncina, realizzando di essere fatti della materia delle stelle, che risveglia i sogni delle persone, creano un’onda energetica che lo rinchiude nella lancia (non ho capito come) e tutto si risolve, con i sogni che ritornano ai legittimi proprietari.

Tra l’altro, i cittadini accettano subito il cambiamento senza dubbi o paura, nonostante fino a un secondo prima elogiassero il re. Reazioni umane? Cos’è, roba che si mangia? Tra l’altro, e se uno avesse avuto dei sogni malvagi, irrealizzabili o pericolosi? Dobbiamo aspettarci un sequel dove il regno è caduto nel caos più totale perché qualcuno ha riottenuto il proprio sogno mefistofelico?

Ok, il re era sbroccato, ma nessuno propone di nominare un nuovo re?

Come che sia, vivranno tutti felici e contenti. Sempre che qualcuno non abbia espresso il desiderio di governare al posto di Magnifico o di scatenare la peste rossa a causa di un patto con il Diavolo.

È un prodotto brutto? Sì.

Si merita l’odio che sta ricevendo? Non tutto.

Specialmente per il materiale da riscrittura: infatti, un sacco di persone stanno tirando fuori varie fanfic e animatic uno più bello dell’altro.

In conclusione, se vi è piaciuto il film non offendetevi per le mie osservazioni critiche, anzi, ditemi nei commenti cosa vi è piaciuto!

Noi ci vediamo alla prossima.

Auf Wiedersehen,

Spectrethief

Lascia un commento