Il potenziale sprecato delle sailor starlights

Ciao a tutti, qui è il vostro fanwriter91.
Ho più volte parlato malissimo delle Sailor Starlights: presenti nella quinta stagione, sono arroganti, odiose, egoiste e non hanno niente di maturo da dire. La loro utilità consiste nel poter cambiare sesso, far venire dei boom ormonali alle inner senshi e, nel caso di Seiya/Star Fighter, tentare di mettersi in mezzo alla Usagi x Mamoru e dare l’idea di un triangolo amoroso.
Le Starlights cercano anche la loro principessa per ricostruire il loro pianeta, Kinmoku, ma il piano è traballante ed è così ridicolo che ci hanno fatto pure delle vignette.
Ah, quando sono maschi sono degli idol di successo che tendono a cambiare personalità a caso, al punto che qualche fan ha chiesto: “Ma sono bipolari?”
Insomma, scrittura di livello ficcinaro.

Eppure il potenziale c’era… tutto quello che vi esporrò sono delle idee alternative.

  1. Il conflitto

Il conflitto con le outers (Uranus e le altre) nella serie classica è totalmente gratuito: le guerriere esterne odiano le starlights solo perché sono extracomunitarie, nient’altro. Oltre a essere fuori caratterizzazione, serve solo a portare a una sorta di relazione alla Romeo e Giulietta (per quel che riguarda il triangolo amoroso sopracitato), coi casati che cercano di dividere i due amanti. Ciò è reso ancora più grottesco dal fatto che Sailor Galaxia, la cattiva della serie, voglia ammazzare tutti, nessuno escluso.

Cosa si poteva fare?
Galaxia cerca i semi di stella più preziosi e considera la Terra un pianeta misero. Si poteva invece fare che cercava solo la principessa, ma Sailor Moon, che non abbandona mai nessuno, si espone per difenderla, e tac, Galaxia scopre che il seme di Sailor Moon è prezioso e prende di mira anche la Terra.

In questo modo esiste una scelta per la protagonista della storia, con relative conseguenze e un conflitto comprensibile.

Le outers poi possono benissimo essere ostili alle Starlights perché hanno mancato al loro giuramento di proteggere il loro pianeta (ed è così, sono scappate senza combattere). Per le outers, chi tradisce il proprio pianeta sarà capace di tradire chiunque.

  1. Psicologia

Le Starlights sono stronze e si farebbero da scudo con un neonato. Una simile stronzaggine dovrebbe avere qualche motivazione di fondo. A parte Seiya/Star Fighter (che si è pres* una cotta per Usagi), le altre sperano che il conflitto tra Galaxia e la Terra si espanda, nonostante i terrestri li abbiano accolti a braccia aperte. Niente remore, niente dubbi, sfruttano gli altri senza pietà.

Diamo loro una motivazione: immaginiamoci un contesto alternativo in cui a Kinmoku si sapeva in anticipo dell’arrivo di Galaxia, e allora si è formata una delegazione di pianeti. Ma ops, quando Galaxia attacca Kinmoku, i rinforzi non ci sono. Anziché scappare e basta, le starlights potrebbero prima lottare duramente contro i nemici minori, vedere vari compagni cadere e fuggire solo dopo, quando arriva Galaxia, che annienta lo sposo della principessa e/o altri personaggi (molto più forti di loro) come niente. In tal modo, il panico e la fuga senza cercare di affrontare un nemico apparentemente invincibile sarebbero comprensibili.

Questo spiegherebbe anche il loro voler usare la Terra come scudo: “Se non ci possiamo fidare di chi si professava amico da secoli, come possiamo fidarci di qualche sconosciuto?”

  1. Psicologia dei singoli

Seiya/Star Fighter potrebbe sì essere attratto da Usagi e innamorarsene, ma la sua invadenza cozza troppo col contesto, al punto che non sembra affatto un profugo di guerra, ma un classico fighetto di successo.

Però potremmo dire che la sua ossessione per Usagi simboleggia la sua fuga dalle responsabilità, vorrebbe illudersi di potersi lasciare il passato alle spalle e ricostruirsi una vita su quello sperduto pianeta.

Pensiamoci: Seiya arriva sulla Terra, sa che Galaxia la sta osservando ma non ha attaccato, quindi il pianeta è insignificante. Sa che Galaxia cerca la principessa, ma, se lui rimanesse ragazzo e si legasse a Usagi, potrebbe vivere una vita tranquilla, lontana da quel pericolo.

Superamento del fatal flaw: smettere di fuggire.

Taiki/Star Maker è il cinico nichilista, un presunto intellettuale che critica i sogni. Io ho conosciuto soggetti che sono stati temporaneamente così, ma il loro nichilismo derivava dal fatto di non saper come perseguire i propri ideali, e ammiravano i sognatori, seppur con tristezza.

Taiki è cinico, MA se lo avesse fatto col motivo “più credi in questo sogno più rimarrai delus* quando s’infrangerà, quindi te lo infrango io adesso e soffri di meno”? Sarebbe stato sbagliato, ma comprensibile.

Potrebbe anche passare giornate a rimuginare (viene considerato INTP, ma non mi ricordo segni di Ne, per dire – se non sapete di cosa parlo, ho scritto vari articoli sui tipi psicologici) e a valutare alternative, a chiedersi, oltre alla fiducia, cos’hanno sbagliato nell’affrontare Galaxia. Per poi rendersi conto che l’unico errore è stato credere di potercela fare. Ci sta che una persona che si è allenata per anni, per poi fallire miseramente, sviluppi cinismo.

Però Ami/Mercury gli potrebbe ricordare che a volte il fallimento dipende dalle circostanze. (Sì, ora mi sto immaginando Ami a cantare “We can’t always see the light at the end of the tunnel, but if we keep moving better days are to folloooow!”)

Superamento del fatal flaw: nuova fiducia nelle possibilità.

Yaten/Star Healer è l’unico che vediamo avere dei crolli e l’unico che ci tiene davvero a trovare la principessa. Si potrebbe sfruttare la cosa per specificare che è innamorato di lei, magari col desiderio di sostituirsi alla figura del compagno morto.

O ancora, lui odia le fan, si vede. Magari si sente un codardo e odia il fatto che lo amino per lati così superficiali.

Potrebbe anche essere quello più colpito dal tradimento dei popoli alleati, vedere le inners come persone che fanno buon viso a cattivo gioco. Ci sta che una persona che sente la sua vita appesa a un filo e che è rimasta profondamente delusa sia malfidente.

Superamento del fatal flaw: capire di chi fidarsi.

  1. Per le inners ci sono possibilità sconfinate.

Ami intanto ha la possibilità di parlare con gente che viene da un pianeta più tecnologico, le altre possono affrontare il problema del fallimento senza possibilità (apparente) di riparazione.

Forse sarebbe stato troppo pesante, ma i buoni morti hanno sempre trovato un’alternativa, gli antagonisti redenti no. Quindi si può parlare del concetto di morte, per esempio. O sempre riguardo a Ami, quando c’è l’episodio dove la vittima è un medico, questi potrebbe sottolinearle come si può fallire anche se si è il migliore.

  1. Infine, in generale, si potrebbe affrontare un tema sociale che si collega a un altro problema della serie: ovunque ci sono orde di persone che venerano celebrità dalla dubbia morale, ma se ne infischiano dei veri eroi. Pensiamo appunto al fatto che nell’episodio col medico il focus è su Taiki, non sul dottore che deve salvare la vita di una bambina. O alle inners, divenute macchiette comiche, nonostante si facciano il mazzo tutte le volte.


Questo dimostra che si possono avere ottime idee, ma, se le si gestiscono male, si fa lo stesso un disastro.


– fanwriter91 –

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