“Happy birthday to me”, “Fare sesso svuota, fare l’amore riempie” e “Make feel make” (l’amore e il sesso secondo Allan)


Buona giornata a tutti voi!

Io sono Odin Eidolon, conosciuta anche come Russian Sonia 1992, e sto per offrirvi una recensione da leccarsi i baffi!

Girovagando per la sezione “Originali/Generale” di EFP, mi sono imbattuta non in una, ma nella bellezza di tre storie che mostrano un concetto sbagliato d’amore.

Il perché di questo turnover è più semplice di quanto pensiate: sono tutte scritte dalla stessa persona, che risponde al nickname di Allan. Il fatto che a scrivere le robacce che sto per presentarvi sia stato un ragazzo (o almeno così pare) è un aggravante in più: infatti, in tutte e tre le storie, la protagonista femminile serve solo a soddisfare i desideri del protagonista maschile e, molto probabilmente, anche dell’autore.

Insomma, tre fycci squallide narrate dal punto di vista di un qualsiasi “ragazzo letto” (non rammento l’autore di tale espressione, ma ha tutta la mia stima imperitura!).

Se vi ricordate la mia precedente recensione (“Sexual love“, fortunatamente sparita dalla circolazione), noterete un piccolo deja-vu: nella terza storia, nessuno dei protagonisti ha un nome, mentre nella prima è solo il protagonista maschile a non possederlo; inoltre, nella seconda storia, il protagonista è un palese self-insert dell’autore.

Detto questo, iniziamo ad analizzare queste “perle”, tutte pubblicate nel febbraio del 2014 e, per vostra fortuna, abbastanza corte e prive di recensioni positive.

La prima s’intitola “Happy birthday to me”:

https://efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2436446

Essendo un monoblocco breve, non posso che dividerla in due blocchi striminziti.

Ora non mi resta che dire: leggete e rabbrividite!

“Rimini,16 gennaio 2015.

E’ il giorno prima del mio diciottesimo compleanno, come tutte le mattine andavo a scuola, sempre le stesse palle. Tornato a casa, finito scuola, mi dirigo verso casa della mia ragazza, dove ad attendermi, stavano i miei compagni, “sorpresa” urlarono in coro, fece già sera ed erano circa le 23:00 aspettammo tutti insieme la mezza notte. Scoccata la mezza, scartammo i regali, chi preservativi, chi birre e chi Maria. Per fortuna quella serata non fini lì perché avevano prenotato dei biglietti per andare in disco, il nome non lo ricordo, perché avevo già bevuto, e anche assai. Arrivammo davanti all’ingresso, ci spillarono i biglietti, ed entrammo. Appena ci sedemmo ordinammo da bere, “io prendo un 4 bianchi” dissi, poi il turno di Dave che prese una tequila sunrise, Faith, la mia ragazza ordinò un cuba libre, ultimo Josh un mojito. La serata andava sempre più a migliorare, tra scherzi con il ghiaccio, sputate di cocktail, e bestemmi varie tra santi, Dio padre, e Cristo nostro signore. “.

La prima cosa che salta all’occhio è la totale assenza di un’impaginazione degna di questo nome; la seconda cosa è una domanda: se l’ignoto protagonista fosse una trasposizione di Allan, è così che vorrebbe festeggiare il suo compleanno? Saranno pure passati cinque anni, ma continuerò a chiedermi questo.

Tralasciando il fatto che non si accenni minimamente alla scuola o ai compiti, se non per dire “sempre le stesse palle”, e che sia perlomeno improbabile che questi trogloditi passino un’intera giornata a fare il nulla assoluto aspettando la mezzanotte, vorrei notare una cosa: ma dove sono i regali?

Intendo regali veri: non dico che debba ricevere il “Manuale minimo dell’attore”, ma almeno una Xbox 360 o una moto che desiderava da tempo immemorabile o perché no, le chiavi dell’automobile che guiderà in futuro? Sarebbe stato molto più realistico che avere in dono, a giudicare dall’impostazione della frase, birre, profilattici e cannabis sativa. Complimenti, ragazzi e ragazza! Davvero una scelta originale!

Tra l’altro, perché non ci sono altre ragazze? Mi sarebbero bastate anche due o tre amiche di Faith per variegare un po’ la comitiva!

Per la cronaca: il libro citato è stato uno dei regali ricevuti per il mio diciottesimo compleanno.

Vorrei sorvolare sul seguito in discoteca (Ma dove sono i genitori? Dove è il coprifuoco?), ma ci sono due cose che mi lasciano #basitaF4:

1) Esiste un cocktail chiamato “4 bianchi”? Non credo di averlo mai sentito nominare prima d’ora;

2)”Guardammo l’orologio e ci segnò che erano quasi le 3:00 (scriverlo a lettere costava troppo?). Dave esclamò: “Santo Merlino, io dovevo essere a casa 2 ore fa, ohibò, ragazzi, io scappo”

A parte il fatto che l’orologio sembra avere assunto vita propria, vorrei far notare che nella frase pronunciata dall’amico generico #1, priva di qualsiasi segno d’interpunzione che non sia la virgola, non ci sono le espressioni “Santo Merlino” e “Ohibò”, bensì due bestemmioni che mi sono rifiutata di riportare. Io non tollero queste cose nella vita reale, figuriamoci in un racconto di finzione! Ed è per questa ragione che non ho voluto riportarvelo.

Ma il problema gigantesco di questa “cosa” è la parte relativa alla copulazione: chiamate a raccolta i vostri Elfi del Catino!*

“Ci impiegammo circa una trentina di minuti, pur avendo bevuto arrivammo sani. Apri la porta di casa, e mi disse con la calma degli ubriachi “ ti vuoi muovere o ti devo venire a prendere per il tuo pisello?” subito scappai, a casa sua, per paura di dolore, ma la voglia di farla male c’era e pure tanta. Lei abitava sola, per fortuna, salimmo le scale per andare in camera da letto, mi fece sedere e mi disse sempre con la solita calma” ora fai il bravo qua, mentre io vado in bagno a fare una pisciata e a cambiarmi”. Annuì, poi la risposi senza avere un pizzico di rispetto” ti devi muovere che non sto qua ad aspettarti”. Subito scappò i bagno. Ci impiegò circa 10 minuti, aprì la porta molto lentamente facendo un sottile rumore di ruggine, e sbucò lei vestita con una veste nera che le arrivava un po più sotto della figa, si avvicinò a me mi iniziò a toccare forte il cazzo, mentre io le toccavo le tette lei si eccitava tantissimo, non disse una parola e subito si spogliò con tale fretta di scoparmi, io feci la stessa cosa spogliato la presi per la faccia l’appoggiai in faccia al muro, afferrai il mio cazzo e iniziai a penetrarla, la sua faccia, ogni volta che la penetravo, sbatteva forte sul muro lei urlava, ma non sapevo se per il dolore o per il piacere, ma non me ne fregava, continuavo a sfondarla sempre più forte, non avevo nessun limite dovevo farla male, lo sfilai, la misi in ginocchi; e in un modo più che barbaro le dissi “ora fammi una pompa” non le diedi neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo, glielo infilai tra i denti, stavo davvero eccitato, stavo per arrivare, ma non m’interessava la presi per la testa e inizia a muoverla verso di me, tanto forte da farmi male da solo, ma volevo di più, tanto di più fino a quando non gli arrivai in bocca, lei si alzò con le spalle come se mi voleva far capire che fosse contenta, pure se non lo fosse stata non me ne sarebbe fregato, avevo ottenuto quello che volevo, e mi era piaciuto, cacciai respiri di piacere e anche lei, io stavo bene, fin troppo. Glielo sfilai da bocca, mi pulì, mi vestii e me ne andai senza pensare a nessuno, quanto meno a lei.”

Per prima cosa mi chiedo come faccia questa Faith (almeno non si chiama Hope) a vivere da sola: ha perso i genitori? Si è emancipata a sedici anni? È un’universitaria? È una pluriripetente, ovvero figa e tormentata come gli OD cattivi di “Luce e ombra”?

L’unica risposta possibile è questa: si tratta di un’esigenza di copione per rendere possibile la scena Lemon.

Alla di lei richiesta di poter andare in bagno, stranamente per fare plin-plin, lui le dice di sbrigarsi, ammettendo di mancarle di rispetto. E se non ci fosse stata solo plin-plin in circolazione, lui se ne sarebbe andato senza salutare?

Notare anche come lui resti indifferente ai desideri di lei: “Dovevo farla male”, “lei urlava, ma non sapevo se per il dolore o per il piacere, ma non me ne fregava”, “mi voleva far capire che fosse contenta, pure se non lo fosse stata non me ne sarebbe fregato, avevo ottenuto quello che volevo”, “mi pulì, mi vestii e me ne andai senza pensare a nessuno, quanto meno a lei.”. Queste frasi stanno al romanticismo come “a me mi” sta a una corretta grammatica.

Passiamo alla prossima perla, intitolata “Fare sesso svuota, fare l’amore riempie”, unica delle tre ad avere il rating arancione anziché rosso:

https://efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2437125

La trama è questa: il nostro protagonista si sveglia ricordando solo le “spezie fumate” (ma sì, fumiamoci la maggiorana!) la sera prima, ma si ricorderà in seguito di aver conosciuto una ragazza, tale Benedetta, molto più interessante della di lui fidanzata, tanto da voler parlare anche “di intimo” (cosa c’è di più romantico delle discussioni sulle proprie mutande? Sarebbe stato interessante scoprire che lui indossa degli slip con gli orsacchiotti!).

Dopo aver accompagnato la fidanzata, anzi, la futura cornuta, ad Allan accade questo:

” Quella sera non finì così, perché dopo aver lasciato la mia ragazza a casa sua, mi avviai verso la mia, e per la strada, per un vicolo, mi fermarono. Io non capì chi fosse così mi difesi, attaccandolo e schiantandolo contro il muro, mi accorsi che era lei solo dopo aver levato il passamontagna nero, io non osai levarle le mani di dosso, continuai a stringerla forte tra le mie mani, lei si avvicinò a me muovendo solo il collo, iniziò a cacciare calore dalla sua bocca, mi voleva provocare, e ci stava anche riuscendo,non riuscii a stare fermo e la toccai come non mai, lei emanava respiri di piacere, e voleva di più, ancora di più, e continuai a toccare, sempre più giù, fino ad arrivare lì, dove lei voleva, ma non voleva la mano, voleva qualcosa di più sostanzioso, l’accontentai, si fece sentire d’avvero, ed era brava. Finito,mi disse “complimenti, bravo bravo, ora riposa”. Mi appoggiai a terra stanco strutto, mi allungo la mano per aiutarmi ad alzare, l’accettai, ci rivestimmo e se ne andò. Io per la mia strada e lei per la sua.”

1) Perché mai una ragazza, ovviamente non descritta fisicamente, dovrebbe aggredire il tipo che le piace coprendosi con un passamontagna? Non mi sembra che i due siano entrati così tanto in confidenza da poter rivelare le proprie fantasie sessuali;

2)Perché, dopo l’ennesima fantasia malata, i due si rivestono, pur non essendosi mai spogliati completamente?

La “storia” termina con lui che raggiunge Ben10 all’aeroporto e con lei che dice: “gli amori se ne vanno, ma i grandi amori ritornano”; l’hai conosciuto da meno di un giorno, ha avuto con lui una pseudo-sveltina e tu lo chiami “grande amore”?

Se l’intento di questo delirio è di prendere in giro le fycci con pairing Hope/#Badboy, costui o costei ha fallito miseramente.

Ah, e stasera voglio chiedere a Gideon, il mio fedele Elfo del Catino, di prepararmi un piatto che contenga lo “stanco strutto”: sono curiosa di vedere il risultato!

E ora veniamo all’ultima storia, che è anche la più disgustosa delle tre: “Make feel make” (scritto proprio senza virgole in mezzo!):

https://efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2444643

Quella che all’inizio poteva sembrare una scena di sesso tra due fidanzati (con lui che le toglie il reggiseno “da sotto la felpa”, cosa improbabile, a meno che lei non ne indossi uno senza spalline.), presto si rivelerà la perfetta descrizione di uno stupro, naturalmente dal punto di vista compiacente di lui e della sua ormai nota “voglia di farla male dappertutto “.

Vorrei soffermarmi sull’ultimo pezzo in particolare: tenetevi forte!

” eravamo entrambi contenti e ricchi di un piacere incontenibile, ci accarezzammo, le dissi se andava tutto bene, ma non andava bene niente perché dalla sua figa iniziò a fuori uscire del sangue. Mi disse che non mi dovevo preoccupare e di stare tranquillo. Il tempo di vestirmi e di salutarla, me ne andai fiero e soddisfatto del lavoro svolto, la ricorderò sempre. Lei è stata l’unica in grado di farmi provare un piacere tale da esserle riconoscente per tutta la vita.”

Punto primo: “Lei è stata l’unica in grado di farmi provare piacere”? Me se hai fatto tutto tu!

Punto secondo: per lei era la prima volta e non t’importa un fico secco delle sue condizioni? Davvero ti piace lasciare che una povera ragazza grondi sangue da lì solo perché sei soddisfatto delle tue prestazioni? Congratulazioni, ti sei aggiudicato il premio “Omuncolo di EFP duemilasempre”!

Ho un messaggio per te, caro il mio Allan: mi auguro di cuore che i tuoi “17 anni di pure scopate”, come hai scritto in risposta a una recensione, si siano tramutati in “22 anni di coscienza sociale”. Spero che, rileggendo i tuoi scritti, sia disgustato dai messaggi sbagliati che hai fatto passare per qualcosa di normale e romantico e che non consideri più le donne come delle bamboline su cui sfogarti.

Se così non fosse, vorrà dire che la mia fiducia nel genere umano maschile si abbasserà di qualche punto.

Sinceramente vostra.

Odin/Russian

*Un piccolo rimasuglio del mio passato su Fastidious; laddove le storie recensite o segnalate fossero particolarmente ripugnanti, gli Elfi del Catino accorrevano in nostro aiuto.

PS (Aggiornamento del 28/04/2019): Queste tre fic squallide sono state rimosse da suinogiallo! Festeggiamo!

3 pensieri su ““Happy birthday to me”, “Fare sesso svuota, fare l’amore riempie” e “Make feel make” (l’amore e il sesso secondo Allan)

  1. Apprezzo molto questo blog per l’ironia con la quale vengono commentati questi «racconti»! I loro «autori» (va beh, parola grossa) farebbero meglio a dedicarsi ad altro, piuttosto che alla scrittura di queste pseudo storie che non hanno alcun senso, se non quello di riportare su tastiera le loro manie sessuali…

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  2. Prima di scoprire questo blog non avevo la minima idea di cosa si nascondesse nei meandri di questi siti… è allucinante… Lo dice qualcuno che scrive da quasi vent’anni a questa parte e ha sempre cercato di non ignorare grammatica italiana ed un minimo di decenza! LoL

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