Le Perle di Danger – Perla #18: Paranormal Activities

Danger’s Back“, capitolo 23.

Qui si piange. Ma anche no.

Justin è appena stato dimesso dall’ospedale. Anziché tornare subito a casa con Kelsey, il nostro protagonista fa una capatina al cimitero locale per visitare la tomba della sorellina morta.

Stuffing my hands in the pockets of my leather jacket, I walked across the deserted area before reaching the gated area. Opening it, I slid past, leaves crunching underneath my boots as I made my way through the endless tombstones before my eyes finally rested on the one I had visited every so often, a sudden warmth filling me up from head to toe: RIP, a beloved daughter and sister, Jasmine Bieber. May 30 1995 – January 15 2010

(“Infilando le mani nelle tasche della mia giacca di pelle, attraversai l’area deserta prima di raggiungere l’area del cancello. Aprendolo (o forse aprendo tutta l’area, visto che nel testo originale il cancello in sè non viene nominato), scivolai oltre, foglie che scrocchiavano al di sotto dei miei stivali mentre mi facevo strada attraverso le infinite pietre tombali prima che i miei occhi si posassero su quella che avevo visitato spesso, un improvviso calore che mi riempiva dalla testa ai piedi: RIP, amata figlia e sorella, Jasmine Bieber. 30 Maggio 1995 – 15 Gennaio 2010“)

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: perlomeno l’autrice non ha usato il vero nome e la vera data di nascita della vera Jazzy Bieber (la quale si chiama Jazmyn ed è nata il 30 Maggio 2008).

Mentre stava lottando fra la vita e la morte, Justin/Danger si era ritrovato in una specie di purgatorio in cui aveva incontrato lo spirito di Jazzy. Dopo essersi ripreso, Justin ha parzialmente perso la memoria riguardo questo avvenimento, ed è per questo che si è sentito in dovere di recarsi alla tomba.

“You’re in a safe, good place.” Pausing, I licked my lips, “I was with you there for a little bit? My heart stopped but you know that, don’t ya?” I squinted, trying hard to reminisce, “I can’t remember much about it except… the smell of the trees, being outside, the grass after it rained… and you. You, I know you were waiting…”

(“Sei in un bel luogo sicuro” facendo una pausa, mi leccai le labbra “Io sono stato con te per un po’? Il mio cuore si è fermato ma tu lo sai, vero?” chiusi stretto gli occhi, provando duramente a ricordare “non riesco a ricordare molto eccetto… l’odore degli alberi, essere all’aperto, l’erba dopo che è piovuto… e tu. Tu, io so che tu stavi aspettando…”)

E certo, hai un vago ricordo però allo stesso tempo ti ricordi cose tangibili come l’odore degli alberi e dell’erba bagnata. Ovvio.

A questo punto, Justin si mette a parlare di Kelsey. In un modo un po’ particolare.

“I love Kelsey, Jazzy. Sometimes I don’t know why.” Feeling my throat itch, I swallowed hard, “She makes me crazy, yelling, always getting into my business sorta like you did when you were alive. She doesn’t understand like you did, she eavesdrops, she mouths off… She was trouble from the start. She doesn’t think like anybody I’ve ever met; sorta backwards and sideways at the same time. She’s always fighting with me. She’d eat frozen pizza every night if I let her with potato chips and ice cream. There’s frozen stuff in my freezer right now Jaz, it’s embarrassing.”

(“Io amo Kelsey, Jazzy. A volte non so perché” sentendo la mia gola bruciare, deglutii duramente “Mi fa diventare matto, urla, si mette sempre in mezzo ai miei affari un po’ come facevi tu quando eri viva. Lei non capisce come facevi tu, origlia, mette becco su tutto… Era problematica sin dall’inizio. Lei non pensa come nessuno che abbia mai incontrato prima; un po’ al contrario e di sbilenco allo stesso tempo. Litiga sempre con me. Mangerebbe pizza congelata ogni notte se io glielo lasciassi fare con patatine e gelato. C’è della roba gelata nel mio freezer proprio adesso Jaz. E’ imbarazzante.”)

A questo punto, sembra avere una presa di coscienza.

“And despite all that, I would never leave her. Not even for you.” Tears whelmed up in my eyes as the thought struck to me. Being without her was unbearable and it was then that I realized I’d go to any length to make sure she was with me.”

(“E nonostante tutto questo, non la lascerei mai. Nemmeno per te” Le lacrime riempirono i miei occhi mentre il pensiero mi colpiva. Stare senza di lei era insopportabile e fu allora che realizzai che avrei affrontato qualunque cosa per assicurarmi che lei fosse con me.”)

Sì, lo so che Justin intende dire “è insopportabile il pensiero di stare senza KELSEY”. Però, per come il pezzo è stato scritto, sembra che Justin si sia messo a piangere perché si è reso conto di dover passare il resto dei suoi giorni con quella piaga di Kelsey, quando avrebbe potuto restare in paradiso con la sorellina…

E poi, la cazzata suprema.

“You’re happy now and that’s the one thing that I do remember; is that you’re in a good place. That’s all I ever wanted for you.”

(“Tu sei felice adesso e questa è l’unica cosa che mi ricordo bene; che tu ti trovi in un posto sicuro. Questo è tutto quello che ho sempre voluto per te.”)

…va bene cercare di dare un senso alla morte di qualcuno per far pace con sé stessi, ma arrivare a dire “ho sempre voluto che tu fossi felice e ora sono contento che tu sia felice DA MORTA IN PARADISO”, mi sembra troppo!

Seguono altre parole sdolcinate condite da lacrime, poi Justin si inginocchia, accarezza la tomba, quindi si alza ed è pronto ad andarsene… quando la fanfiction entra nel paranormale.

“A sudden gust of wind blew past, sending chills up and down my spine. Looking up, a silhouette of a white figure glowed in the distance, “I’ll always love you too, Jay.” A voice sounded gently easing with the breeze, “Go on home to Kelsey. She needs you now more than I do. Love her and cherish her like I know you can, Justin. I’ll be watching over you.”

(Un improvviso colpo di vento soffiò vicino, mandando brividi su e giù per la mia spina dorsale. Alzando lo sguardo, la silhouette di una figura bianca brillava lontano. “Anch’io ti vorrò sempre bene, Jay” una voce risuonò gentilmente affievolendosi con la brezza “Vai a casa da Kelsey. Lei ha bisogno di te ora molto più di me. Amala e abbine cura come io so che tu puoi fare, Justin. Io veglierò sempre su di te.”)

Stranamente, parecchie lettrici nei commenti hanno trovato questo pezzo inquietante, anziché commuoversi come l’autrice sperava.

Al contrario di Justin che, anziché cagarsi in mano per aver visto un fantasma, la prende bene.

Looking all around me, I sighed, knowing she was long gone now and that was most likely just a fragment of my imagination.

(Guardandomi tutt’intorno, sospirai, sapendo che lei se n’era ormai andata e quello doveva essere probabilmente solo un frammento della mia immaginazione.)

Certo, vedi un fantasma che ti recita una frase lunghissima, e l’unica cosa che pensi è “me lo sono immaginato”. Ovvio.

Ma non è finita qui!

Helping myself to stand up, I spotted something sparkling in the moonlight near my crouched form.

(Aiutandomi a rialzarmi, notai qualcosa brillare nella luce lunare vicino alla mia forma chinata.)

La mia forma chinata. Non “vicino al punto in cui ero chinato”, no. La MIA FORMA CHINATA. Ma chi sei, Freezer che ha centomila forme diverse?!

Justin prende l’oggetto misterioso, e le lettrici si spaventano ancora di più.

Holding my breath, I parted my lips to let some air out as I stared dumbfounded at the ring in my palm. “Jazzy,” I breathed out, at a loss for words.

(Trattenendo il respiro, socchiusi le labbra per far uscire un po’ d’aria mentre fissavo incredulo l’anello sul mio palmo. “Jazzy” espirai, a corto di parole.)

Ebbene sì: l’anello che Justin donerà a Kelsey per chiederle di sposarlo, gli è stato dato dal FANTASMA DI JAZZY.
… Oppure un tizio a caso ha smarrito l’anello mentre passava da quelle parti, molto più probabile.

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